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Come i designer possono rendere la vita più facile agli sviluppatori

Indice



Che siate nel team di design o nel team di sviluppo, prima o poi siete tutti incappati in un meme del genere:
o di questo tipo:
e li capite molto bene... perché almeno una volta li avete provati sulla vostra stessa pelle. 
Del rapporto tra designer e sviluppatori non si parla mai abbastanza, eppure è veramente fondamentale, sia per la buona riuscita di un progetto, sia per la creazione di rapporto interdisciplinari tra team che siano costruttivi e che promuovano un flusso di lavoro più efficiente. 
Ecco che abbiamo pensato di dedicare questo articolo proprio su una riflessione relativa a possibili step che si possono implementare per migliorare il rapporto tra designer e sviluppatori. 

Designer e sviluppatori: un rapporto di amore-odio?

Per alcuni può sembrare strano, ma è proprio così... designer e sviluppatori sono orientati verso lo stesso obiettivo: trovare soluzioni creative ai problemi. Oltre alla scelta degli strumenti e dei mezzi di comunicazione, la principale differenza tra i loro lavori è che i loro risultati vengono consumati da un pubblico o da un punto di arrivo totalmente diverso. Se i designer si occupano dell'interazione con le persone, gli sviluppatori si occupano dell'interazione con le macchine. Vediamo meglio cosa intendiamo.

Gli UX designer si occupano di creare esperienze che siano intuitive, accessibili e significative per gli utenti. Il loro lavoro parte sempre da una domanda chiave: “Come si sentirà e si comporterà l’utente in questo contesto?” Progettano flussi, gerarchie informative e interfacce pensando all’interazione umana. Studiano bisogni, aspettative, abitudini. Ogni scelta visiva o strutturale – la posizione di un pulsante, la chiarezza di un’etichetta, il feedback di un’azione – serve a guidare la persona in modo naturale verso un obiettivo. Nel fare questo, gli UX designer traducono complessità in semplicità, prevedono ostacoli e rimuovono attriti. In breve: progettano il modo in cui una persona comunica con un sistema.

Gli sviluppatori, invece, costruiscono il ponte tecnico che rende possibile quell’interazione. Il loro compito è far funzionare ciò che l’UX designer ha immaginato. Si interfacciano non con persone, ma con codice, sistemi e macchine. Quando un utente preme un pulsante, è lo sviluppatore che assicura che l’azione generi una risposta concreta: inviare un dato, salvare un contenuto, cambiare schermata. Loro si occupano della logica, delle performance, dell’architettura invisibile che fa girare tutto senza errori o rallentamenti. In pratica, dove l’UX designer si concentra su come si comporta l’interfaccia per l’utente, lo sviluppatore si occupa di come si comporta l’interfaccia per il sistema.

È chiaro quindi che UX designer e sviluppatori lavorano su lati diversi della stessa interfaccia. L’uno traduce bisogni umani in forme comprensibili, l’altro traduce quelle forme in funzioni operative. Sono prospettive diverse, ma complementari.

Per questo motivo, un prodotto ben riuscito non è frutto di un design perfetto o di un codice impeccabile, ma della capacità dei due ruoli di dialogare, rispettarsi e costruire insieme. Solo così si creano esperienze digitali funzionali, desiderabili e solide.

Cosa possono fare i designer per facilitare la vita agli sviluppatori?

Fonte: Freepik

Ci sono tante piccole cose che si possono fare per semplificare la vita agli sviluppatori e alla fine ruotano tutte attorno ad un elemento: la comunicazione. Ne abbiamo parlato in modo approfondito nell'articolo "Perché tanti progetti software falliscono?" e ti consigliamo di darci una letta, a prescindere che tu sia un designer o uno sviluppatore. Se tuttavia dovessimo riassumere gli step che si possono svolgere in una serie di punti principali sarebbero i seguenti:

  1. Comprendere la fattibilità di un design
  2. Non effettuare modifiche al design dopo l'avvio della fase di sviluppo
  3. Riutilizzare componenti in modo efficace
Ognuno di questi punti presenta diversi aspetta da prendere in considerazione. Andiamo a vederli dunque più in dettaglio.


1) Comprendere la fattibilità di un design

Per collaborare efficacemente con gli sviluppatori, gli UX designer devono progettare tenendo conto dei vincoli tecnici e delle possibilità offerte dal framework o dall’architettura utilizzata. Questo evita frustrazioni da entrambe le parti e assicura che le idee possano diventare realtà in modo fluido e sostenibile.


Discutere sulla fattibilità di un design

Prima di finalizzare qualsiasi proposta, è importante confrontarsi con il team di sviluppo per capire se certe soluzioni sono realistiche. Questo vale sia per componenti complessi, sia per micro-interazioni o layout inconsueti. Un design può essere perfetto sulla carta, ma troppo oneroso da realizzare con la tecnologia a disposizione.


Includere sviluppatori nella parte iniziale del progetto di definizione funzionalità

Quando gli sviluppatori partecipano alla fase di ideazione, possono evidenziare vincoli o suggerire soluzioni alternative più semplici da implementare. Questo porta a decisioni più informate e riduce i cambiamenti futuri.


Capire i tradeoff tra scelte di design e come influenzano engineering

Ad esempio: un effetto animato può migliorare l’esperienza utente, ma se rallenta il caricamento o richiede librerie aggiuntive, va valutato il compromesso. L’UX non è solo “bello da usare”, è anche “possibile da realizzare”. Questo richiede dialogo, non solo briefing.


Design che rispecchiano il framework/linguaggio/l’architettura utilizzata

Ogni linguaggio o framework ha un suo modo di strutturare l’interfaccia: ad esempio, React favorisce componenti modulari, Flutter lavora con widget annidati. Se il design tiene conto di queste strutture, diventa molto più facile da implementare e mantenere.



2) Non effettuare modifiche al design dopo l'avvio della fase di sviluppo

Modificare i design durante lo sviluppo è uno dei principali fattori di frizione tra designer e developer. Anche se può sembrare un piccolo cambiamento, ogni modifica comporta verifiche, adattamenti e talvolta bug. Meglio evitare.


Validare il design prima che inizi lo sprint per gli sviluppatori

Una fase di validazione finale prima di avviare lo sprint è essenziale. Permette di controllare che tutto sia implementabile, comprensibile e definito nei dettagli (flussi, edge cases, fallback). Questo salva tempo, evita errori e migliora la fiducia reciproca.


Passaggi di consegne

I passaggi di consegne sono momenti dedicati al passaggio dal design allo sviluppo. Servono per chiarire le interazioni, discutere eventuali dubbi e assicurarsi che il team tecnico abbia tutto ciò che serve per partire senza incertezze.


Annotazioni per spiegare a cosa serve un elemento e cosa fa

Note inserite direttamente nei file di design (es. in Figma o nei prototipi) aiutano gli sviluppatori a capire logiche, stati, regole. “Questo pulsante appare solo quando lo stato è disattivo”, “Questo tooltip compare dopo 3 secondi”; ogni dettaglio scritto è un’incomprensione in meno.


Chiedere di quanta documentazione hanno bisogno gli sviluppatori

Ogni team ha esigenze diverse: alcuni vogliono documentazione completa, altri lavorano bene con un prototipo navigabile. Chiedere esplicitamente cosa serve evita sprechi di tempo e assicura un handoff efficace.


3) Riutilizzare componenti in modo efficace

La coerenza e la riusabilità sono fondamentali non solo per l’esperienza utente, ma anche per la qualità del codice. Progettare con componenti già esistenti o pensati per essere modulari velocizza lo sviluppo e riduce la possibilità di errori.


Riutilizzare componenti

Non c’è bisogno di inventare ogni volta qualcosa di nuovo. Se nel design system esiste già un bottone, una card o un modulo, usarli garantisce coerenza visiva e tecnica. Più componenti si riutilizzano, più il prodotto sarà stabile e scalabile.


Componenti che rispecchiano il framework/linguaggio/l’architettura utilizzata

Progettare tenendo conto di come i componenti vengono costruiti nel sistema tecnico permette una reale riusabilità. Ogni tecnologia ha infatti i suoi pattern preferiti. Se un design è pensato in modo compatibile con queste logiche, lo sviluppo è più veloce e solido.


Convenzioni di denominazione in base alla loro sintassi

Usare nomi per componenti, varianti e stati che siano coerenti con quelli usati nel codice (es. primary-button, card-list-item) aiuta gli sviluppatori a collegare subito gli elementi del design con i file e i moduli da creare o aggiornare.


Avvisare su modifiche alle librerie/design system

Se durante il progetto vengono fatte modifiche a componenti condivisi o al design system (es. nuovi spazi, nuovi token, aggiornamento di una card), è fondamentale comunicarlo subito. Altrimenti si rischia di rompere elementi già implementati.


Quando il problema non è tra UX designer e sviluppatori

Fonte: Freepik

Spesso si parla della necessità di migliorare la comunicazione tra UX designer e sviluppatori, come se il problema fosse solo a livello operativo. C'è però un'altra verità: in molte realtà la collaborazione tra questi team esiste già, eppure, qualcosa si rompe comunque. Quel “qualcosa” è spesso il contesto in cui si muovono, ovvero un contesto privo di supporto e rispetto per il processo di collaborazione interfunzionale, soprattutto da parte di chi detiene il potere decisionale.

In molti casi, la vera barriera alla collaborazione tra designer e sviluppatori non risiede nella volontà o nella capacità dei team, ma nelle decisioni organizzative o gestionali che vengono imposte dall’alto. I responsabili di progetto, di team o i manager talvolta non rispettano il flusso di lavoro condiviso, compromettendo di fatto l'efficacia della collaborazione e mettendo a rischio il successo del prodotto. Come? Vediamo qualche esempio:

  1. Iniziare la fase di sviluppo senza aver concluso il design
    Alcuni manager, nella fretta di rispettare le scadenze, possono decidere di far partire lo sviluppo frontend prima che il design sia stato definitivamente approvato o completato. Questo crea un problema serio, perché gli sviluppatori rischiano di lavorare su versioni non finali dell'interfaccia, sprecando tempo e risorse nel realizzare qualcosa che potrebbe essere successivamente modificato.
  2. Apportare modifiche lato sviluppo senza avvisare i designer
    Allo stesso modo, in alcune situazioni, possono essere fatte modifiche al codice da parte degli sviluppatori (o anche dal management, se è in qualche modo coinvolto nel processo di sviluppo) senza che vengano comunicate correttamente ai designer. Queste modifiche potrebbero non rispettare la visione originale dell'interfaccia, creando inconsistenze e confusioni visive, con un impatto diretto sull'esperienza utente.

Che cosa fare dunque in casi come questi?

Il disallineamento creato da un management che ostacola la collaborazione tra designer e sviluppatori è un problema reale che va affrontato proattivamente.  La chiave sta nel dialogo e nella gestione delle aspettative. In queste circostanze, è essenziale che i team tecnici (designer e sviluppatori) prendano l'iniziativa per stabilire regole chiare e comunicare proattivamente con i manager. 

Alcune proposte potrebbero essere:
  • Formalizzare incontri di allineamento regolari
  • Educare il management sull'importanza di rispettare il flusso di lavoro interfunzionale
  • Creare una documentazione chiara e costantemente aggiornate sulle modifiche effettuate
  • Creare una cultura aziendale di rispetto per ciascun team
  • Educare il management sull'importanza di una visione condivisa

Conclusione

La sinergia tra UX designer e sviluppatori rappresenta un fattore chiave per il successo di qualsiasi prodotto digitale. Non si tratta solo di collaborazione tra due team distinti, ma di un’integrazione strategica tra competenze complementari: da un lato la comprensione profonda delle esigenze degli utenti, dall’altro la capacità di tradurre queste esigenze in soluzioni tecnicamente solide, scalabili e performanti.

Perché questa integrazione funzioni davvero, è necessario agire su più livelli: costruire processi chiari, favorire la comunicazione continua e garantire che le decisioni progettuali siano sostenibili anche dal punto di vista tecnico. Allo stesso tempo, è fondamentale che l’organizzazione, e in particolare il management, riconosca e rispetti i tempi, i ruoli e le responsabilità di ogni figura coinvolta nel ciclo di sviluppo.

Investire in una collaborazione efficace tra UX e sviluppo non significa solo migliorare l’efficienza interna, ma anche aumentare la qualità dell’esperienza utente e la competitività del prodotto sul mercato.