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I 5 errori più comuni delle aziende sui social

Indice

errori aziende sui social

Hai deciso di investire tempo e risorse per far crescere la tua azienda sui social? È una scelta corretta: i social media sono certamente dei canali con enormi potenzialità, da prendere in considerazione nell'ideazione della propria strategia di marketing.

Peccato che le numerose possibilità offerte da questi canali possano risultare inutili se le aziende non li utilizzano correttamente.

Vediamo subito quali sono i 5 errori più comuni che le aziende fanno sui social. 

 

1) Conoscenza poco approfondita del proprio pubblico

Il tuo pubblico non è composto da "tutti" ed è proprio per questo motivo che è sempre utile avere a portata di mano un elenco di buyer personas che servono proprio per definire meglio a chi ci dobbiamo rivolgere online.

Tieni anche presente che gruppi demografici diversi tra loro hanno preferenze diversificate sui social da utilizzare. Ad esempio, un giovane preferirà utilizzare una piattaforma come Instagram, mentre il rappresentante di un’azienda sceglierà LinkedIn.

Conoscere e interagire con il tuo pubblico ti aiuta a capire quali sono i loro problemi e come la tua attività li può risolvere.

 

2) Posizionarsi su troppe piattaforme social in un colpo

Per incrementare la propria visibilità online non è necessario essere presenti su ogni piattaforma social. Ricordati sempre che ogni social ha le sue specificità e di conseguenza anche le proprie strategie di marketing.

Anche per questo motivo è importante conoscere le sopra citate buyer personas, in quanto aiutano a definire su quali canali il potenziale cliente trascorre il suo tempo.

Inoltre, una presenza eccessiva su troppi canali riduce l’efficacia della tua presenza online, rischiando così di danneggiare il branding e la customer loyalty.

Una presenza multicanale (multichannel) è sì essenziale, ma è necessario comprendere i diversi punti di connessione e il pubblico dei vari canali, così come valutare la presenza sui social dei tuoi competitor.

 

3) Continuare a credere che canali social come Facebook e Instagram siano gratis

Facciamo una piccola premessa: se nel 2019 gli utenti attivi su Facebook erano 35,7 milioni, mentre su Instagram erano 22,3 milioni come pensi di farti notare senza investire in advertising?

Diciamolo, la visibilità organica è morta e già da parecchio tempo. Avrai anche sentito ripeterlo a vanvera: per differenziarsi servono contenuti di qualità. Vero, peccato che non sia sufficiente, in quanto questi contenuti vanno resi visibili.

Promuovere contenuti è un ottimo modo per raggiungere nuovi clienti e anche nicchie di mercato precise. Inoltre, non tutti sono interessati a vedere ciò che proponi con la tua attività, perché ogni utente ha bisogno di vedere contenuti sulla base dei propri bisogni ed interessi.

Ecco che arriviamo alla parola chiave: l’advertising. L’advertising non è un mostro mangia soldi, ma un investimento e una componente essenziale per una social media strategy degna di chiamarsi tale. La pubblicità sui social, fatta da chi ne ha le competenze, vi potrebe far risparmiare molto denaro nel lungo periodo. 

 

4) Usare i social media solo per vendere, vendere e... vendere.

Avete mai sentito parlare di overselling? Ebbene sì, oltre al vendere troppo poco esiste anche il vendere troppo!

Tenete sempre presente che le persone non usano i social semplicemente per comprare. Voi comprereste da una azienda che vi mette sotto il naso con insistenza 10 volte al giorno il suo prodotto? Nessuno farebbe acquisti in questo modo.

È necessario creare una relazione con il pubblico prima di introdurre ciò che si ha da offrire, così come rispondere sempre alle loro domande e richieste.

I social media sono infatti mezzi per promuovere il tuo business, non per sopraffare i clienti finché si stufano dei tuoi prodotti e servizi.

È tutta una questione di lavoro sulla consapevolezza del marchio, la cosiddetta brand awareness e sui rapporti con la propria audience. Se desideri approfondire questa parte ti invitiamo a leggere "Content marketing e funnel d'acquisto". 

 

5) Non avere una Social Media Strategy ben definita

Per quanto possa sembrare banale, in realtà si tratta di uno degli errori più comuni che ancora oggi le aziende commettono.

La social media strategy può essere definita come il progetto dettagliato che risponde al cosa, come, quando e perché dietro a tutti i contenuti che publichi sulle pagine social della tua azienda. Si tratta di un piano, un mix di idee, il percorso che porta al raggiungimento degli obiettivi che ti sei posto.

Analisi delle buyer personas, analisi competitor, raccolta informazioni approfondita dell’azienda, scelta dei canali, copywriting, piano editoriale, redazione di documenti sulla strategia social e sulle modalità, integrazione canali online e offline sono una serie di elementi da considerare, ma non sono ancora tutti, anzi.

Spesso le aziende che iniziano ad utilizzare piattaforme social si fermano ad obiettivi meramente social (il numero di like, commenti e condivisioni). Nulla di più sbagliato. La social media strategy risulta essenziale per raggiungere gli obiettivi di business di un’azienda.

 

Abbiamo visto quali sono i 5 errori più comuni che le aziende commettono sui propri canali social. Un ulteriore errore che viene spesso commesso riguarda l'inserimento dei dati aziendali obbligatori.  Ti sei ritrovato in uno di questi errori o pensi di non aver sufficienti competenze o tempo per poterti occupare da solo dell’universo dei social media?

Grazie alla nostra esperienza e ai nostri servizi, ti possiamo accompagnare nel percorso verso il successo dei tuoi obiettivi aziendali. Contattaci per una prima consulenza gratuita.