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European Accessibility Act: cosa cambia a giugno 2025

Indice




Nel nostro articolo "Il ruolo dell'accessibilità nella user experience" abbiamo dedicato una sezione apposita alle leggi sull'accessibilità applicate in Italia e a livello europeo, citando la cosiddetta Direttiva UE 2016/2102. Quest'ultima stabilisce che i siti web e le applicazioni mobile della pubblica amministrazione devono essere accessibili a tutti, in particolare alle persone con disabilità, rispettando specifici requisiti tecnici, obblighi di monitoraggio e aggiornamenti.

Tuttavia, è in arrivo una novità che non riguarda solo gli stati membri dell'Unione Europea, ma che incide anche su coloro che si trovano al di fuori dell'UE e che offrono prodotti e servizi a consumatori europei. Stiamo parlando dell'applicazione obbligatoria del European Accessibility Act (EAA) a partire dal 28 giugno 2025, il quale estende anche al settore privato una serie di requisiti di accessibilità per prodotti e servizi. Andiamo a vedere più in dettaglio di che cosa si tratta.


Le origini

Con European Accessibility Act si fa riferimento alla Direttiva UE 2019/882, una direttiva che è stata approvata nel 2019 e che doveva essere recepita e quindi integrata nei diritti nazionali degli Stati Membri entro il 28 giugno 2022 (In Italia la direttiva è stata recepita mediante il Decreto Legislativo 27 maggio 2022 nr. 82). A partire dal prossimo 28 giugno 2025 la direttiva diventerà obbligatoria per le parti coinvolte, ciò significa che esse dovranno rispettare gli obblighi imposti con rischio di controlli e sanzioni in caso contrario.

La direttiva è nata dall'esigenza di migliorare l'accessibilità di prodotti e servizi non solo per persone con disabilità, ma anche per persone con limitazioni funzionali, quali persone anziane, donne in gravidanza e persone che viaggiano con bagaglio. Inoltre, mira a migliorare il funzionamento del mercato interno cercando di uniformare la legislazione relativa all'accessibilità stessa. 


Applicazione

Ufficialmente la direttiva si applica agli operatori economici che offrono una serie di prodotti e servizi immessi sul mercato dopo il 28 giugno 2025, tra cui:


  • sistemi hardware e sistemi operativi informatici generici per consumatori
  • terminali self service (ad esempio check-in e biglietteria)
  • apparecchiature terminali per i servizi di comunicazione elettronica e per accedere a servizi di media audiovisivi
  • lettori di libri elettronici
  • servizi di comunicazione elettronica
  • servizi di trasporto passeggeri aerei, con autobus, ferroviari e per vie navigabili (salvo servizi di trasporto urbani, extraurbani, e regionali)
  • servizi bancari e di commercio elettronico
  • contenuti di siti web e applicazioni mobile 
Per operatore economico s'intende "il fabbricante, il rappresentante autorizzato, l’importatore, il distributore o il fornitore di servizi"

Ci sono tuttavia due casi di esenzione:


  1. Microimprese con meno di 10 persone occupate e un bilancio annuale inferiore a 2 milioni di euro.
  2. Alcune imprese che soddisfano determinati criteri possono essere in grado di dimostrare un onere sproporzionato ed essere esentate.

Implementazione e sanzioni

A differenza del WCAG, il European Accessibility Act non indica alcuno standard specifico di accessibilità. Tuttavia, c'è uno standard europeo, ovvero la norma EN 301 549 che si applica a siti web, applicazioni mobili e documenti elettronici (PDF, Word ecc.).

Questo standard si basa ampiamente sulle linee guida esplicitate dalla WCAG 2.1 AA, ma è in fase di aggiornamento allo standard attuale, che è stato rilasciato alla fine del 2023, ovvero le WCAG 2.2. Alcune aziende che soddisfano determinati criteri possono essere in grado di dimostrare un onere sproporzionato ed essere esentate.

La Commissione europea collaborerà con diverse organizzazioni (organizzazioni di persone con disabilità, consumatori, operatori economici ed enti di standardizzazione) per assicurarsi che le aziende aderiscano all'EAA attraverso controlli regolari. Gli Stati membri dell'UE devono inoltre presentare relazioni sullo stato di conformità.

Gli Stati membri dovranno dichiarare come stanno rispettando i requisiti di accessibilità in una relazione entro il 28 giugno 2030 e successivamente ogni 5 anni. I consumatori possono anche presentare reclami. Se un'azienda non è conforme al EAA, ogni Stato membro dovrà prevedere multe e sanzioni specifiche per la non conformità.

L'art. 30 sotto la sezione sanzioni recita: "Le sanzioni previste sono effettive, proporzionate e dissuasive. Le sanzioni sono inoltre accompagnate da misure correttive efficaci in caso di non conformità dell’operatore economico". 


Come rispettare il EAA

Ci sono diversi passi concreti che puoi attuare per essere conforme, ovvero:
  1. Conformità tecnica: esegui degli audit e correggi eventuali mancanze adeguandoti alla norma EN 301 549 che disciplina in dettaglio i requisiti di accessibilità funzionali applicabili ai prodotti e servizi ICT e ai criteri di livello AA delle WCAG 2.2. 
  2. Design inclusivo: cerca di coinvolgere persone con disabilità in fase di test e di usare pattern accessibili, evitando barriere cognitive e sensoriali.
  3. Documentazione: crea dichiarazioni di accessibilità e valutazioni di accessibilità.
  4. Formazione: forma il tuo team e definisci processi di controllo sul rispetto dell'accessibilità per una conformità continua.

Se sei incerto circa l'obbligatorietà della tua azienda nel rispetto dell'EAA, stai preparando un documento di accessibilità ufficiale, stai firmando contratti con PA o grandi aziende o semplicemente desideri capire meglio come districarti nel rispetto della normativa conviene confrontarsi con un consulente legale esperto in materia. 


Conclusione

L’entrata in vigore dell’European Accessibility Act rappresenta un passo fondamentale verso un’Europa più inclusiva e digitale per tutti. Entro il 28 giugno 2025, aziende e organizzazioni dovranno assicurarsi che prodotti e servizi digitali siano accessibili anche alle persone con disabilità.
Non si tratta solo di un obbligo normativo, ma di un’opportunità concreta per innovare in modo responsabile, raggiungere più utenti e dimostrare impegno verso l’inclusione.